martedì 23 aprile 2013

Tour delle Città Imperiali parte 3: Meknes

26-29 dicembre 2010
meknes
minareto della grande moschea
meknes
suq nella medina
A soli 30 km di autostrada da Fes si trova questa bellissima e importante città imperiale, voluta dal più potente dei sultani alaouiti (Moulay Ismail) che nella metà del XVII secolo ne fece  la sua capitale, ingrandendone la medina (risalente all XI secolo) e costruendo una moltitudine di monumenti, palazzi, padiglioni e giardini.
Anche Meknes può essere suddivisa in tre parti distinte: la medina e la vecchia mellah a nord, la città imperiale a sud, entrambe cinte da imponenti mura e separate da una strada che poi, proseguendo verso nord-est, attraversa la valletta scavata dall'ouadi Boufekrane fino alla città nuova, risalente agli anni 20 del novecento e in stile coloniale francese.

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medersa bou inania
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piazza el-hedima
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medersa bou inania









Arrivare in città in macchina (affittare un'auto è forse il modo migliore e più conveniente per girare il Marocco; nel nostro caso ci è stata affidata un modello di utilitaria FIAT che in Italia non esiste, però per tre persone più bagagli ha fatto egregiamente il proprio dovere) crea il problema di trovare il centro, poiché non ci sono molte indicazioni, e si rischia di girare per un po' in periferia. Parcheggi a ridosso della medina ce ne sono, sempre e comunque a pagamento (ma in qualsiasi città marocchina, anche quelle piccole, troverete sempre uno pseudo-guardiano che vi verrà a mettere il bigliettino sulla macchina); molto comodo è il parcheggio in Rue des Moulins, la strada che corre accanto al fiumiciattolo passando sotto alla medina.
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medersa bou inania
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suq vicino bab el-jedid
Invece lungo Rue Dar Semen, la via che separa la medina dalla città imperiale, vi sono alcuni alberghi molto economici, dagli interni piuttosto vecchiotti e trasandati, ma la cui posizione è la più centrale possibile (gli ostelli più nuovi si trovano nella città nuova, altrimenti si può sempre cercare un riad nella medina), tuttavia la vicinanza di parecchie moschee potrebbe creare qualche problema a causa dei richiami alla preghiera dei muezzim (che avvengono anche alle quattro di mattina o giù di lì).
Sempre lungo Rue Dar Semen e sulla sua prosecuzione Rue Rouamzine si affacciano una moltitudine di ristoranti e tavole calde ottimi ed economici, bar e pasticcerie dove fare colazione (c'è anche un forno per il pane e i dolci), e molti negozi e botteghe.

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nella medina
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bab el-baradayn
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panorama dalla bab el-baradayn

Il cuore pulsante di Meknes è la grande e bella Piazza el-Hedima: circondata quasi interamente da mura e sulla quale si affacciano alcune delle porte monumentali più importanti della città, durante il giorno è tutta un fermento di artisti e venditori ambulanti, e piena sia di turisti, che curiosano per i negozietti situati sul suo lato occidentale o seduti ai tavolini all'aperto dei numerosi bar, che di gente del posto.
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mausoleo di sidi ben aissa
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piazza el-hedima e bab el-mansour
Sul lato occidentale della piazza si trova l'accesso ad un mercato coperto che sbuca nella vecchia mellah dai vicoletti strettissimi.
Il lato settentrionale è invece dominato dall'ottocentesco palazzo Dar Jamai (che ora ospita il museo delle belle arti) dietro il quale una serie di fittissimi suq introduce alla medina vera e propria.
Un itinerario ideale per le visita di quest'ultima, molto godibile per le dimensioni importanti ma non mastodontiche come quella di Fez e per la quasi mancanza di venditori molesti, parte proprio dalla grande piazza e, attraversando i suq, si dirige verso le mura occidentali ai due lati delle quali (si può passare da un lato all'altro delle mura attraverso alcune porte monumentali) ci sono dei suggestivi quartieri pieni di altri suq e di botteghe artigiane (falegnami e fabbri in particolare).
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bab moulay ismail
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la medina dal tetto dell'hotel
Proseguendo lungo il lato esterno delle mura si arriva fino al Musoleo di Sidi Ben Aissa (in cui però non si può entrare) e al cimitero ad esso collegato. Rientrando nella medina attraverso la Bab el-Jedid si può proseguire verso nord attraverso il mercato della frutta e della verdura e arrivare fino alla moschea el-Baradayn e alla porta omonima, fuori dalla quale si può godere di un bel panorama sulle montagne a nord della città.
A questo punto si può seguire il dedalo  di pittoreschi vicoli che riporta verso sud fino alla Grande Moschea (non visitabile) e alla Medersa Bou Inania, costruita dallo stesso artista che ha dato vita a quella omonima di Fez, ricchissima di decorazioni.


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dar el-kbir e il minareto
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mausoleo di moulay ismail
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mausoleo di moulay ismail
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mausoleo di moulay ismail

Sul lato meridionale di Rue Dar Semen, dietro le mura, si apre la vasta piazza Lalla Aouda, dominata dalla moschea omonima, e il caratteristico quartiere  di Dar el-Kebir dai vicoletti ciechi e strettissimi dai quali si può scorgere l'alto minareto della moschea.
E' però attraversando la grande Bab el-Mansour, l'enorme porta che caratterizza il lato sud-orientale di Place el-Hedima, che si accede alla città imperiale. Superata questa ci si ritrova in una piazza da cui si scorge la Koubba el-Khiyatin, il padiglione dei ricevimenti dei sultani, e poi, superando la Bab Moulay Ismail, al mausoleo del grande imperatore, caratterizzato da un alternarsi di cortili e stanze che porta fino alla ricchissima camera mortuaria e alla cappella, uno dei pochi santuari in tutto il Marocco dove è consentito l'ingresso anche ai non musulmani.
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ingresso a lalla aouda
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mausoleo di moulay ismail
Da qui parte un circuito di circa 6 km (chi non volesse percorrerli a piedi può sempre affittare un calesse) che, tramite una strada incastrata tra due cinte murarie, gira intorno al palazzo reale, attraversando prima un mechouar e incontrando successivamente il Dar el-Ma, il grande palazzo dell'acqua che contiene vari silos interrati e magazzini a volta che servivano come scuderie e magazzini per il grano (chiamati Heri es-Souani), e il vasto bacino artificiale dell'Agdal, costruito ai tempi di Moulay Ismail per facilitare l'irrigazione dei giardini reali, termina attraversando il quartiere popolare di Beni Mhammad e, superata la porta monumentale Bab el-Qari, i giardini posti sotto alle mura, riporta alla grande piazza el-Hedima.


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santuario del mausoleo di moulay ismail
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santuario del mausoleo di moulay ismail
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santuario del mausoleo di moulay ismail

Circa 2,5 km a nord della piazza principale si torva la città nuova che, benché non ospiti nessuna attrazione degna di rilievo, è di aspetto molto piacevole e consente di effettuare una gradevole passeggiata in un ambiente più moderno guardando le vetrine dei negozi in stile occidentale. Nella città nuova inoltre vi sono molti ristoranti di discreto livello e qualche locale notturno, oltre che gli alberghi migliori, che ne fanno un luogo con un minimo di animazione anche di notte.
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heri es-souani
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tra le mura del palazzo reale
Meknes, a causa della vicinanza con la più imponente e famosa Fez, viene spesso trascurata dagli itinerari turistici; merita invece una attenta visita per le sue innumerevoli attrazioni, più facilmente  fruibili grazie alle dimensioni minori della sua famosa vicina, pur essendo una città grande e importante, e per l'aria rilassata e piacevole che vi si respira. Un soggiorno di almeno tre giorni permette inoltre di visitare anche gli importanti siti di Volubilis (il più importante sito archeologico marocchino) e Moulay Idriss (la città santa) situati a poche decine di chilometri dal centro. 

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giardini sotto piazza el-hedima
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bacino dell'agdal
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mechouar nella città imperiale








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