giovedì 9 marzo 2017

Aizu-Wakamatsu e Mito

14 e 24 agosto 2016
La prefettura di Fukushima è balzata tristemente alla cronaca quando nel 2011 un forte terremoto seguito da uno tsunami hanno causato enormi devastazioni su tutta la costa danneggiando seriamente anche i reattori di una centrale nucleare con conseguente inquinamento radioattivo e centinaia di morti.
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bukeyashiki
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bikeyashiki
In molti però ignorano che le città più grandi e importanti della prefettura, tra cui anche quella che ne porta il nome e funge da capoluogo, si trovano in realtà una cinquantina di chilometri all'interno, lungo la valle del fiume Abukuma dove passano anche le linee degli shinkansen diretti a nord, separate dalla costa da una catena montuosa per cui, anche se hanno subito gli effetti secondari delle radiazioni, hanno evitato la devastazione portata dallo tsunami. Molti ignorano anche che la città più importante della prefettura non è il capoluogo bensì Koriyama, ma sia questa che Fukushima City non hanno in realtà grandi attrazioni che possano portare a un flusso turistico importante, tuttavia proprio Koriyama può fungere da base di partenza per l'esplorazione delle zone più interessanti della regione.
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bukeyashiki
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bukeyashiki
Dalla stazione shinkansen della città partono infatti i treni locali della linea Banetsu-Saisen in direzione ovest che in poco più di un'ora di scenografico tragitto, che sfiora il grosso lago Inawashiro (di cui purtroppo però dal treno non si ha che qualche fuggevole veduta) e il parco nazionale degli altopiani del Bandai, permette di raggiungere la città storica di Aizu-Wakamatsu, capitale feudale del clan dei samurai Aizu (chiamati byakkotai, le "tigri bianche") fino alla caduta dello shogunato, al cui fianco i guerrieri del clan si erano schierati nella guerra contro l'imperatore che portò alla restaurazione Meiji.

aizu wakamatsu bukeyashiki
mulino aizu bukeyashiki
aizu wakamatsu bukeyashiki
mulino aizu bukeyashiki
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bukeyashiki

Nonostante sia quasi totalmente ignorata dal turismo internazionale (ma non da quello casalingo che invece accorre in massa in questa città) Aizu-Wakamatsu ha un notevole numero di siti molto interessanti.
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bukeyashiki
aizu wakamatsu bukeyashiki
castello dalla finestrella
Anche se il centro urbano non è particolarmente grande, la maggior parte dei punti più turistici è però sparsa su una superficie parecchio ampia a ridosso delle colline intorno all'abitato ed è impossibile compiere la visita a piedi; una buona soluzione per ovviare a questo problema è quello di utilizzare i due loop-bus, uno per ogni senso, che compiono un tragitto ad anello partendo dalla stazione ferroviaria, che si trova all'estremità nord-occidentale del percorso, e fermano nelle vicinanze di tutte le attrazioni. Nell'ufficio informazioni turistiche della stazione si possono reperire gli orari dei bus (tra un bus e il successivo passa mezz'ora) e comprare sia il biglietto giornaliero che è conveniente, altrimenti si dovrebbe pagare ogni corsa e ne servono diverse per visitare tutti i siti più importanti, che alcuni biglietti cumulativi per gli ingressi alle diverse attrazioni.
aizu wakamatsu bukeyashiki
aizu bukeyashiki
zona del municipio
Procedendo in senso orario, il primo posto in cui vale la pena fermarsi è la collina Limoriyama, dove una lunga scalinata in pietra (per i pigri c'è anche una scala mobile a pagamento) permette di accedere al sito dove il gruppo delle byakkotai compì il suicidio rituale tramite seppuku dopo la sconfitta in battaglia contro le truppe dell'imperatore e qui sono anche ospitate le loro tombe. Alla base della scalinata un padiglione memoriale ne spiega la storia mentre scendendo tramite un sentiero che compie il giro largo si passa prima davanti al Sazae-do, un curioso tempio buddista di forma esagonale con all'interno due scale a chiocciola che si intersecano, per arrivare ad una sorgente con una piccola grotta e un altrettanto piccolo santuario shintoista che vanno a formare un insieme molto scenografico.
verso lo tsuruga-jo
aizu wakamatsu tsuruga jo
tsuruga-jo
Proseguendo con il bus fino all'estremità sud-orientale del giro si arriva all'Aizu Bukeyashiki, la magione appartenuta al capo del clan, restaurata e in parte ricostruita è sicuramente una delle ville di samurai più interessante da visitare di tutto il paese. Il percorso interno si snoda tra le decine di stanze, con cartelli anche in inglese che ne spiegano la funzione, e il bel giardino che circonda tutto il complesso passando anche per i magazzini del riso e un piccolo mulino ad acqua; da segnalare anche che da una finestrella nella recinzione si può ammirare il castello in lontananza. Non molto distanti dalla residenza ci sono anche le tombe dei leader storici del clan. Prima di cambiare direzione e puntare verso le zone più centrali della città infine, il bus si infila in una stretta gola tra le colline dove si trovano gli Higashiyama Onsen, i più famosi della zona.

aizu wakamatsu tsuruga jo
panorama dallo tsuruga-jo
aizu wakamatsu tsuruga jo
parco dello tsuruga-jo
aizu wakamatsu tsuruga jo
tsuruga-jo

aizu wakamatsu tsuruga jo
panorama dallo tsuruga-jo
aizu wakamatsu tsuruga jo
panorama dallo tsuruga-jo
aizu wakamatsu tsuruga jo
panorama dallo tsuruga-jo

A questo punto il percorso verso ovest porta a costeggiare l'Oyaku-en, il classico giardino tradizionale meditativo dei nobili giapponesi che però ha la particolarità di essere stato usato anche per coltivare le erbe medicinali, prima di arrivare nei pressi dello Tsuruga-jo, ovvero il quartier generale del clan.
aizu wakamatsu tsuruga jo
tsuruga-jo
aizu wakamatsu tsuruga jo
tsuruga-jo
Qui un vasto spazio verde circondato da ampi fossati e recintato da grosse mura ospita diversi giardini e costruzioni, tra cui qualche piccolo santuario e una casa da tè tradizionale, ma al centro della scena si staglia il massiccio maschio, ricostruito negli anni sessanta (mentre alcune parti più periferiche del complesso dovrebbero essere ancora quelle originali). L'interno della torre centrale e dell'ala laterale ospita un museo con reperti storici e armi, oltre a un negozio, ma l'attrazione principale è il panorama su tutta la città e le colline che circondano il bassopiano dove questa sorge.
aizu wakamatsu limoriyama sazaedo
sazae-do
oyaku-en (dal web)
Intorno all'area del castello sorge anche il Museo della Prefettura di Fukushima e una distilleria di sakè che organizza visite guidate e ha al suo interno anche un piccolo museo dedicato alla bevanda. Poco oltre quest'ultima si arriva infine nella zona del Municipio, il centro vero e proprio della città, e alla zona con la maggiore concentrazione di locali e negozi, intorno all'incrocio tra Shinmei-dori e Nanokamachi-dori, che si trovano in effetti più vicino alla piccola stazione di Nanukamachi che a quella principale dove va a finire il percorso ad anello. La visita di Aizu-Wakamatsu se fatta con calma e attenzione può riempire anche una giornata intera, comunque visto che Koriyama dista poco più di un'ora di shinkansen sia da Tokyo che da Sendai può essere effettuata comodamente in giornata dalla capitale o durante lo spostamento tra quest'ultima e la metropoli del Tohoku.

aizu wakamatsu limoriyama
limoriyama
aizu wakamatsu limoriyama
limoriyama
aizu wakamatsu higashiyama onsen
higashiyama onsen

limoriyama byakkotai memorial hall
aizu wakamatsu limoriyama
limoriyama sorgente e santuario
aizu wakamatsu limoriyama
limoriyama sorgente e santuario

Più a sud, la prefettura di Ibaraki è già parte della regione del Kanto, quella che include anche Tokyo, e un' altra interessante destinazione giornaliera dalla capitale è proprio il suo capoluogo Mito.
mito kenrokuen
santuario kenroku-en mito
mito kenrokuen
kenroku-en
Questa città vanta una storia abbastanza importante come centro di studi confuciani e residenza di daimyo, con conseguente castello, ma al momento il motivo per visitarla è senz'altro la presenza del Kairaku-en: uno dei tre giardini tradizionali più belli del Giappone (gli altri due sono il Kenroku-en a Kanazawa e il Koraku-en a Okayama). Mito è raggiungibile in poco più di un'ora dalla stazione di Ueno grazie alla linea locale Joban, sempre un po' affollata; poi dal piazzale di fronte alla stazione centrale della città partono dei bus urbani che portano fino al giardino (conviene fare il biglietto giornaliero che costa meno delle due corse di andata e ritorno; comunque nella stazione c'è un piccolo ufficio informazioni dove le impiegate parlano poco inglese ma sono gentilissime).
mito kenrokuen
kenroku-en
mito kenrokuen
kenroku-en
Il Kairaku-en è più recente (risale infatti alla metà del XIX secolo) e forse visivamente meno impressionante degli altri due visto che è suddiviso in zone dalla vegetazione ben distinta (che però fioriscono in stagioni diverse per cui quando ci si va si trova sempre qualche zona al massimo dello splendore), ma è a ingresso gratuito e comunque permette di immergersi in un buon numero di meravigliosi ambienti differenti; la sua posizione su alcune collinette offre poi alcune spettacolari vedute panoramiche sul vicino lago Senba. I punti forti del giardino sono un grosso bosco di susini che durante la fioritura (che avviene poco prima di quella dei ciliegi) offrono uno spettacolo unico, un'incantevole valletta nella parte bassa percorsa da un rigagnolo con anche una piccola sorgente termale e infine la Konbutei.

mito kenrokuen konbutei
konbutei kenroku-en
mito kenrokuen konbutei
konbutei kenroku-en
mito kenrokuen konbutei
konbutei kenroku-en

mito kenrokuen
lago senba
mito kenrokuen konbutei
konbutei kenroku-en
mito kenrokuen konbutei
konbutei kenroku-en

Quest'ultima, situata a ridosso del bosco di cedri che riempie l'area centrale del parco, è la residenza tradizionale in legno del daimyo (ricostruita negli anni cinquanta perché era andata distrutta durante la guerra) ed è l'unico ambiente del Kairaku-en per cui si paga un biglietto di ingresso, ma la visita dei due piani dell'edificio è parecchio interessante, soprattutto quella delle stanze dalle bellissime pareti dipinte che raffigurano fiori e piante. 
mito kenrokuen konbutei
konbutei kenroku-en
mito kenrokuen
kenroku-en
Prima dell'ingresso del parco c'è anche un santuario shintoista, mentre il resto della città non offre poi moltissimo. La riva occidentale del lago Senba è ben attrezzata per passeggiate, pic nic, gite in barca e corse in bici; nella zona più centrale della città invece i punti più interessanti sono la curiosa Art Tower, alta un centinaio di metri e abbinata a un complesso con auditorium teatro e galleria d'arte, il Kodokan, ovvero la sede della scuola confuciana del clan di samurai Tokugawa locale risalente alla metà del XIX secolo, e infine il sito dove una volta sorgeva il castello, di cui non rimane che qualche piccolo portale e alcuni monumenti e statue commemorativi ma che ora è una piacevole zona residenziale con molto verde dove sorge anche l'università.
mito art tower
art tower
mito kenrokuen
kenroku-en
Come spesso capita in Giappone, la zona commercialmente più rilevante è quella intorno alla stazione ferroviaria e in particolare proprio dentro a quest'ultima, che è parecchio grossa, ci sono molti negozi, supermarket e ristoranti e si trova facilmente anche del cibo da strada. Se non fosse per la presenza del Kairaku-en in effetti non avrebbe molto senso visitare Mito, ma la bellezza del giardino e la piacevolezza dei campi che lo circondano insieme alle passeggiate sulle rive del lago la rendono una meta da consigliare senz'altro per una mezza giornata o poco più lontano dal caos di Tokyo.

Post successivo: Tokyo (seconda volta)

mito kenrokuen
kenroku-en
mito kenrokuen
kenroku-en
mito kenrokuen
kenroku-en

mito station
stazione di mito
mito castle site
sito del castello di mito
mito kodokan
kodokan mito

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