domenica 21 maggio 2017

Pindaya

1 gennaio 2017
Facendo base a Nyaungshwe, la località principale dal punto di vista ricettivo e dei servizi del lago Inle, si possono effettuare anche diverse escursioni non solo negli immediati dintorni del lago, ma con un'andata e ritorno in giornata si possono raggiungere anche alcune destinazioni più lontane, inoltrandosi più in profondità nello stato Shan e facendosi un'idea dei suoi paesaggi e della sua quotidianità.
shwe oo min pindaya
shwe oo min
shan
paesaggi dello shan
Le escursioni più famose e gettonate sono quelle al complesso religioso di Kakku passando per la città di Taunggyi, capoluogo dello stato Shan, e alle grotte-tempio nei pressi della cittadina di Pindaya. Purtroppo non è possibile effettuarle entrambe in una sola giornata e a meno di rimanere un giorno in più da queste parti bisogna scegliere quale fare. Il motivo che mi ha fatto propendere per Pindaya è stata la visita del giorno precedente, durante il tour in barca del lago, al complesso religioso di Shwe Inn Dein, che pur contando meno della metà degli stupa di Kakku può comunque sfoggiarne oltre 1000, e quindi una selva di questo tipo di costruzioni, anche se certamente impressionante, non sarebbe stata una novità.

shan
paesaggi dello shan
pindaya
pindaya
Tutte le agenzie di viaggi di Nyaungshwe vendono questo tipo di escursioni, ma anche in questo caso mi sono affidato alla guesthouse dove alloggiavo. Purtroppo affittare da solo il taxi e il conducente è abbastanza costoso, soprattutto per gli standard del Myanmar, ma battere tutte le agenzie per trovare qualcuno con l'escursione già programmata con gli stessi tempi e disposto ad accettare compagnia per dividere in questo modo le spese può non risultare proprio immediato (certo, anche una sola altra persona comporta però il dimezzamento del prezzo perché sono la macchina e il conducente che si pagano).

shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
ingresso al santuario
shwe oo min pindaya
ingresso delle grotte

shwe oo min pindaya
antro per la preghiera
shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
shwe oo min

Il percorso principale per Pindaya richiede un paio d'ore abbondanti e passa per i villaggi di Shwenyaung, dove ci si immette nella statale che attraversa tutto lo stato Shan  fino ai suoi confini orientali, e di Heho, dove si trova l'aeroporto che serve la regione (dove si atterra se si vuole raggiungere il lago Inle con l'aereo), prima di inoltrarsi in un territorio collinoso fatto di campi e terra rossa.
shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
shwe oo min
Arrivati a destinazione ci si ritrova in una cittadina molto piccola adagiata intorno a un minuscolo lago ai piedi di una montagna. È proprio risalendo il fianco di quest'ultima che si arriva a una delle attrazioni più singolari e importanti, anche dal punto di vista spirituale, di tutto il paese: la Shwe Oo Min Paya. Questo è un complesso di grotte naturali e tunnel scavati nella roccia che nel corso dei secoli è stato riempito con più di 8000 statue di Buddha di diverse forme, dimensioni e materiali, che vanno a costituire un colpo d'occhio davvero sbalorditivo, e il loro numero è ancora in crescita poiché ai pellegrini che posero le prime statue ormai diversi secoli fa si sono ora aggiunte varie associazioni buddiste, anche straniere.
shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
shwe oo min
Per arrivare all'ingresso delle grotte si possono prendere diverse scalinate coperte che partono dalla cittadina o da un tempio più in basso caratterizzato dalla solita piccola selva di antichi stupa, e in entrambi i casi l'ultima parte di ascesa può anche essere fatta in ascensore, oppure farsi lasciare dal conducente del taxi proprio alla fine della strada, dove con pochi minuti di salita si arriva a destinazione. All'interno delle grotte le migliaia di statue formano un vero e proprio labirinto che vale la pena esplorare con attenzione perché si può trovare una piccola cavità nascosta dall'entrata strettissima in cui i fedeli si ritirano a pregare oppure scovare il percorso che porta fino alla zona più in basso. In effetti il sistema di grotte pur non essendo enorme è comunque molto più lungo e vasto di quanto non possa far pensare la cavità principale subito dopo l'ingresso, che è comunque la più ampia e ingombra di statue.
shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
shwe oo min
Dall'uscita settentrionale del santuario parte poi, oltre alle suddette scalinate coperte che scendono in paese, un altro percorso coperto che gira intorno al fianco della montagna che porta a un'altra piccola grotta con una grande statua di Buddha all'interno e ad altri piccoli santuari secondari. La passeggiata è abbastanza piacevole e permette di osservare anche dei bei panorami sulla cittadina e sulle zone circostanti; purtroppo a un certo punto il cammino pavimentato e coperto termina e diventa un vero e proprio sentiero di montagna e affrontarlo a piedi nudi (visto che le scarpe vanno lasciate all'inizio della salita prima dell'ingresso, ci sono degli appositi armadietti) diventa ben presto insostenibile, quindi non posso dire quale sia la destinazione finale del percorso (dalle notizie in rete sembrerebbe essere un altro santuario con un Budha sdraiato).

shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
shwe oo min
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shwe oo min


pindaya
panorama dal sentiero
shwe oo min pindaya
shwe oo min
shwe oo min pindaya
shwe oo min

Per il resto la cittadina non offre grandi attrazioni, ma ci si può far portare in uno degli immancabili laboratori artigianali (nel mio caso si è trattato di uno che produceva i tradizionali ombrelli colorati di legno e carta, e i prezzi degli articoli erano irrisori) oppure passeggiare piacevolmente lungo l'alberata sponda orientale del piccolo ma grazioso lago Bote Ta Lote o ancora curiosare nel piccolo centro urbano sulla sponda settentrionale passando dal mercato cittadino a qualche altro tempio.
shwe oo min pindaya
altra grotta con buddha
pindaya
sentiero coperto
La sponda occidentale del lago invece è occupata prevalentemente da alberghi e ristoranti. Il mio tassista mi ha scaricato per pranzo a quello che è probabilmente il più turistico: il Green Tea, una grossa costruzione in legno con una splendida terrazza affacciata direttamente sul lago. Propongono cucina asiatica più che decente e i prezzi comunque sono in linea con la media nazionale. Durante il viaggio di ritorno invece siamo passati per un tragitto alternativo, una strada secondaria che passa più a ridosso delle montagne e permette di immergersi a pieno nei paesaggi agresti silenziosi e poetici dello stato Shan e godere di panorami splendidi prima di ricongiungersi alla via principale nei pressi di Heho.

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shan
lo shan
pindaya
fabbrica di ombrelli
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fabbrica di ombrelli

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lo shan
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lo shan
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lo shan












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